AFRICANO PRENDE A MARTELLATE GIORNALISTA DE LA7 E INTANTO SBARCATI IN 3.597 DALLA LIBIA IN QUESTI 30 GIORNI DI GENNAIO!
martedì 30 gennaio 2018REGGIO CALABRIA - Aggrediti a martellate da un migrante all'interno della vecchia tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, dove nella notte di venerdi' e sabato scorsi e' divampato un incendio che ha provocato la morte di una donna nigeriana e la distruzione di 200 baracche: e' quanto accaduto oggi alla giornalista Dominella Trunfio e al fotoreporter Franco Cufari, che si erano recati nella Piana di Gioia Tauro per realizzare un servizio per il programma "L'aria che tira" de La 7.
Come raccontano i due giornalisti, un migrante, innervosito dalla loro presenza, si e' scagliato con un martello contro Cufari, cercando di colpirlo alla testa. A quel punto, la Trunfio, visto cio' che stava accadendo, e' accorsa in aiuto del collega, riuscendo a far cadere il martello dalle mani dell'extracomunitario, ma fratturandosi un dito.
"E' solo grazie all'intervento tempestivo di Dominella, precipitatasi in mio soccorso, che ho potuto evitare il peggio - dichiara Franco Cufari -. Posso dire, senza esagerare, che mi ha salvato la vita". Poteva andare davvero peggio perche' i due giornalisti, dopo la colluttazione con tanto di martello, sono stati aggrediti, in un secondo momento, anche a colpi di pietre dai migranti, fino a che sono riusciti a ripararsi in auto, prima di ripartire e abbandonare la tendopoli.
"Eravamo qui - ha detto Donatella Trunfio - per fare il nostro lavoro e documentare le condizioni di vita dei migranti quando siamo stati aggrediti da questo soggetto". Trunfio e Cufari si sono, quindi, recati dai carabinieri per sporgere denuncia.
"Solidarieta' ai giornalisti e lettera al prefetto per chiedere sgombero immediato con le ruspe, tutela degli eventuali bambini presenti ed espulsione di tutti i clandestini". Cosi' il segretario della Lega e candidato premier Matteo Salvini sull'aggressione.
E intanto, arrivano i numeri dell'invasione africana dell'Italia, che anche in questo primo mese dell'anno non si è affatto fermata: dall'inizio del 2018 a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 3.597 persone dalla Libia, il 15,30% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (4.247), ma pur sempre più di 100 al giorno.
Sono gli ultimi dati resi noti dal Viminale, che ricorda come dall'1 al 30 gennaio di due anni fa i migranti sbarcati sulle nostre coste erano stati 5.182. Questo mese di gennaio i porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono stati Catania (925), Pozzallo (693), Messina (518), Trapani (303), Crotone (296), Augusta (276), Lampedusa (240), Palermo (210) e Porto Empedocle (118).
Sulla base di quanto dichiarato al momento dell'arrivo, i migranti sbarcati i questo mese di gennaio 2018 provengono da Eritrea (581), Tunisia (350), Pakistan (258), Libia (192), Nigeria (158), Senegal (140), Costa d'Avorio (136), Marocco (106), Sudan (106) e Mali (96). Degli altri non c'è notizia.
Redazione Milano