I TEDESCHI NON NE POSSONO PIU' DI ''MIGRANTI'': PER IL 56% SONO GIA' TROPPI QUELLI ARRIVATI. SOLO 19% NE VORREBBE ANCORA
mercoledì 14 ottobre 2015BERLINO - L'ininterrotto afflusso di profughi mescolati a una maggioranza di migranti senza diritto d'asilo in Germania, sta facendo rapidamente svanire la propensione all'accoglienza inizialmente dimostrata dalla popolazione tedesca. Un sondaggio effettuato dall'Istituto demoscopico YouGov rivela che il 56 per cento dei cittadini ritiene il numero dei richiedenti asilo gia' presenti in Germania "troppo elevato". Un mese fa esprimeva questa posizione il 46 per cento degli intervistati.
Oggi, solo il 19 per cento dei cittadini interpellati ritiene che la Germania possa accogliere altri richiedenti asilo: un mese fa l'opinione era condivisa dal 28 per cento dei cittadini.
Ormai e' solo un tedesco su tre (32 per cento) a identificarsi nello slogan con cui la cancelliera Angela Merkel ha tentato di rassicurare il paese di fronte all'ondata migratoria: "Possiamo farcela"; all'inizio di settembre, condivideva l'ottimismo della Cancelliera il 43 per cento della popolazione.
Ora, invece, il 64 per cento degli intervistati afferma di non avere piu' fiducia nelle dichiarazioni di Merkel in merito alla sfida dell'accoglienza. E lo stesso clima si registra anche tra le file del governo.
"Non possiamo perlomeno tagliare i costi delle prestazioni d'integrazione?". A chiederlo di recente, con toni insolitamente cauti, e' stato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che cosi' facendo ha avanzato in sordina una questione spinosa in un momento in cui il tema dell'immigrazione minaccia di spaccare la Cdu della cancelliera Angela Merkel.
Schaeuble - scrive l'opinionista Heike Goebel sull'autorevole Frankfurter Allgemeine Zeitung - e' deciso a ridurre le spese per le prestazioni sociali a favore degli immigrati, che stanno schizzando alle stelle a causa degli incessanti flussi migratori in arrivo nel paese e minacciano di compromettere l'equilibrio di bilancio, vero e proprio faro dell'azione del ministro.
Se non verranno tagliate le prestazioni sociali, i profughi che ancora devono essere alfabetizzati riceveranno le stesse sovvenzioni di un immigrato in Germania da 30 anni e disoccupato, sottolinea Schaeuble, che pero' teme di essere ostracizzato dagli altri partiti che non staranno ad ascoltarlo. Secondo l'opinionista, comunque, ne' la probabile opposizione politica ne' la rigida giurisprudenza in materia di rifugiati impediranno al ministro di perseguire il suo progetto, che comunque - avverte Goebel - non bastera' per frenare l'aumento della spesa sociale.
E nel frattanto, si divarica sempre più la distanza tra la componente bavarese della CSU e il partito nazionale della CDU sulla questione migranti. In queste condizioni, sottolineano molti commentatori politici tedeschi, sarà ben difficile che la Cancelliera Angela Merkel riesca a portare a termine il mandato. Le elezioni politiche anticipate sono sempre più vicine.
Redazione Milano.