SALVINI: ''RENZI E' UN CAZZARO. LA LEGA PROPONE: FLAT TAX AL 20% PER TUTTI, VIA STUDI DI SETTORE E LEGGE FORNERO RIVISTA''
martedì 7 ottobre 2014Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è "un cazzaro, per usare un termine gergale romano, uno che parla tanto e conclude poco", e il confronto aperto con i sindacati sul Jobs act "è un teatrino". Il segretario della Lega nord Matteo Salvini ha liquidato così lo scontro in atto sui temi del lavoro, in una conferenza stampa svolta a Roma presso la sala della stampa estera.
La strategia della Lega per far ripartire l'economia si articola in tre proposte: la revisione della legge Fornero e due interventi fiscali, questi ultimi oggetto di due mozioni parlamentari che i gruppi del Carroccio chiederanno di mettere in calendario al più presto, ha annunciato Matteo Salvini.
Il primo è la sospensione dell'applicazione degli studi di settore a partire da gennaio 2015, il secondo è una vera e propria rivoluzione: l'adozione di una 'flat tax' al 20 per cento uguale per tutti.
"La gente farebbe la fila per pagare le tasse e non cercherebbe soluzioni in Svizzera o in Lussemburgo", ha affermato il leader leghista parlando di fronte ai corrispondenti esteri in Italia.
"Sarebbe una rivoluzione culturale - ha aggiunto - prima ancora che economica, e un modo per fare veramente ripartire l'economia. Chiederò a Renzi un confronto sul tema".
Secondo Salvini "per dire quanto interessa davvero il tema del lavoro al Governo basta vedere quello che sta accadendo al Senato, dove stamattina è mancato per quattro volte il numero legale. E Renzi di tutto parla meno che della legge Fornero, di quelli che hanno perso il lavoro a causa di una legge votata dal Pd".
In ogni caso, a giudizio del segretario del Carroccio con la riforma del lavoro l'Europa non c'entra: "A Bruxelles non interessa l'articolo 18 (dello Statuto dei lavoratori, ndr) né del Tfr in busta paga. All'Europa serve un'Italia nella quale le imprese riprendono ad assumere e non a licenziare. Con la riforma della contrattualistica sul lavoro non si risolve il dramma della disoccupazione".
Redazione Milano.