Abbiamo deciso di fermare le pubblicazioni del nostro giornale innanzitutto per riflettere sul ruolo e se lo permettete, anche sui risultati che abbiamo raggiunto. Lo riassumiamo in due parole: abbiamo vinto. Oggi, la difesa dell'interesse nazionale, la difesa delle frontiere dall'invasione africana e da ogni dove, la difesa del Paese dalle criminali pretese delle oligarchie della Bce e della Ue, e la difesa degli italiani dalla catastrofe provocata da cinque anni di sciagurati governi targati Monti & Renzi & Pd sono diventati il sentire comune della grande maggioranza dei cittadini da Nord a Sud, da Est a Ovest.
Non c'è angolo d'Italia nel quale la nomenclatura che fa sfasciato l'Italia in questi anni potrà nascondersi, dopo le elezioni. Troppa rabbia, troppo rancore, hanno causato.
Oggi, chiunque in Italia sa che l'euro non è stata una benedizione, ma una maledizione. Chiunque conosce l'ottusa arroganza della Ue e delle sue "regole folli" applicate con la solerzia degli sgherri dei boss di Bruxelles da governi italiani codardi, capitanati da personaggi inqualificabili come Matteo Renzi, forte con i deboli, per esempio i risparmiatori depredati dal suo infame "decreto salva banche" e debole con la Ue che vorrebbe un'Italia in ginocchio, serva e muta davanti alla dittatura finanziaria di questi viscidi, orrendi burocrati eletti da nessuno che pensano di poter comandare su tutti noi.
Ma quando iniziammo la nostra battaglia intellettuale, prima con ilNord e poi con ilNazionalista, non era così, non c'era questa coscienza di massa e volontà oggi maggioranza nel Paese di cambiare radicalmente tutto dentro e fuori d'Italia. Quando iniziammo, cinque anni fa, ci prendevano per matti. Ma come, combattere contro la Ue? Follia! Ma cosa vogliono, questi tizi che scrivono su un giornaletto su internet! Come si permettono di accusare la Bce d'essere un covo di banksters, l'euro un veleno uguale al cianuro per l'economia, come si permettono di criticare l'accoglienzismo propagandato da Papa Bergoglio! Razzisti, xenofobi!
Avevamo ragione noi. Alla fine, la verità è venuta a galla: navi Ong in combutta con trafficanti libici di africani, mafie islamiche che finanziano anche il terrorismo dell'isis e dei suoi alleati, e denaro, tantissimo denaro pubblico sperperato a miliardi di euro l'anno - più di quattro! - per pagare alloggio, vitto, sigarette, soldi in tasca, schede telefoniche, a centinaia di migliaia di africani che invece andavano e vanno tutti espulsi, tutti fino all'ultimo.
Noi non eravamo nè razzisti nè xenofobi. Non lo eravamo allora, quando lo denunciavamo anni fa, solitari, non lo siamo certo diventati oggi. Pensavamo che la verità dei fatti fosse più forte del potere dei mezzi di disinformazione di massa controllati metro a metro dal Pd e dai suoi opachi alleati. Traditori, inoltre, del mandato elettorale. Ecco perchè scriviamo oggi che abbiamo vinto.
Il nostro compito di denuncia e di emersione della verità sulla multi-catastrofe italiana provocata dal Pd ha raggiunto l'obbiettivo. Il nazionalismo, l'interesse nazionale, è diventato patrimonio di moltissimi, in Italia, molto al di là dei distinguo politici nell'area del centrodestra che pur ci sono.
Bene, abbiamo riflettuto proprio su questo: quale ruolo nuovo possiamo darci, adesso? Quali nuovi obbiettivi possiamo raggiugere?
L'analisi, la denuncia, la presa di coscienza ormai sono traguardi superati. Ora, ecco perchè abbiamo deciso di continuare a partire da oggi, è iniziato e continuerà fino al vero cambiamento dell'Italia e dell'Europa, il percorso della proposta.
Il percorso che deve mettere in luce non più le denunce di ciò che non va, ma le proposte per risolvere - uno ad uno, senza tregua - gli enormi problemi degli italiani, delle nostre istituzioni centrate sulla Costituzione, fino a che davvero saremo in una nuova Italia dentro una nuova Europa.
C'è un'enormità da fare.
Il lavoro, le pensioni, l'edilizia pubblica e privata, le tasse, i servizi pubblici, la povertà di troppi italiani senza più speranza, i giovani, che oggi fuggono dall'Italia, le aziende, grandi e piccole, che hanno estremo bisogno di investire ma le banche non danno loro una mano, le stesse banche, che devono fare gli interessi dell'Italia e non delle oligarchie della Bce. La sicurezza dei nostri confini nazionali, oggi un colabrodaglia da vomito. Basta.
Ecco, da oggi, promettiamo a chi ci vorrà ancora leggere che tenteremo con tutte le nostre forze di dare delle risposte. Le domande ormai le abbiamo, le avete tutti ben chiare in mente.
Di fronte, abbiamo meno di due mesi, poi, andremo a votare.
Noi sappiamo cosa la gente vuole: cambiare con la speranza di un futuro migliore di questi anni bui appena trascorsi. Siamo convinti che il quadro generale sia chiaro. Da una parte, la nostra, la volontà comune di Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi ha portato a un accordo di programma che non solo reggerà alle urne, trionferà ovunque, in Italia. Sono molte di più le ragioni che uniscono questi tre partiti di quelle che potrebbero dividerli. E la "quarta gamba" se davvero dimostrerà di esserlo alle urne, perchè votata dagli elettori, benvenga. Se avrà i numeri, sarà presente con pari dignità nel nuovo governo. Perchè non scordiamolo mai: siamo in democrazia! Chi ha i voti e diventa maggioranza nel Paese ha il diritto, oltre che il dovere, di governare.
E' c'è una fortuna. Matteo Salvini si è dimostrato più intelligente di quanto pensassimo sul delicato piano strategico, oltre che su quello tattico, dove non ha rivali, nei panni - davvero - del capitano che porta "le truppe" alla vittoria.
La Lega Nord del 3% non esiste più.
Matteo Salvini l'ha trasformata nella Lega del 15% se non del 20%. Vedrete. E ha capito che non basta vincere la guerra politica in Italia, poi bisogna vincere la pace dopo le elezioni. E per vincere la pace, è fondamentale pensare che la pace è di tutti coloro che hanno vinto, non solo di una parte. Non solo della Lega. Altrimenti, si ricade nel delirio - avete letto bene: delirio - della Lega Nord dell'uno contro tutti, anche al governo, come è accaduto non solo nel 2011. No. Questa lezione siamo convinti che Matteo Salvini l'abbia capita fino in fondo.
E allora, cari lettori, cari amici, guardiamo tutti insieme lontano. Guardiamo tutti insieme l'orizzonte che vogliamo per il Paese, per i nostri giovani come per i nostri anziani, cancellando l'ignobile legge Fornero, tanto per iniziare.
Saremo noi, tutti noi a disegnare quell'orizzonte. Perchè? Perchè abbiamo vinto la più importante delle battaglie: quella delle idee sul futuro che vogliamo.
Max Parisi