ATTACCO TERRORISTICO IN CONGO: UCCISO L'AMBASCIATORE ITALIANO LUCA ATTANASIO E UN CARABINIERE DELLA SCORTA
lunedì 22 febbraio 2021E' con profondo dolore che la Farnesina conferma il decesso, oggi a Goma, dell'Ambasciatore d'Italia nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e di un militare dell'Arma dei Carabinieri. L'ambasciatore ed il militare stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.
L'ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e un carabiniere sono morti in seguito a un attentato avvenuto a Goma.
L'ambasciatore d'Italia nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, e' rimasto ucciso in un attacco condotto nell'est del Paese da uomini armati contro un convoglio del Programma alimentare mondiale (Pam) su cui si trovava. Lo hanno confermato a "Rfi" fonti della sicurezza locale, precisando che l'attacco e' avvenuto questa mattina a circa 15 chilometri a nord di Goma, nel distretto del Nord Kivu.
Attanasio, nato a Limbiate e laureato con 110 e Lode alla Bocconi di Milano nel 2001, dopo diverse esperienze nelle ambasciate in Svizzera, in Marocco e in Nigeria, era dal 2017 capo missione a Kinshasa, nel Congo. Numerosi i progetti umanitari che ha portato avanti con i cittadiuni italiani residenti nel paese africano.
All‘ambasciatore d'Italia nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, il 20 ottobre 2020 era stato assegnato il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace 2020. Il diplomatico, 43 anni ed originario della provincia di Milano, è stato insignito dell’importante riconoscimento “per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli” e “per aver contribuito alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l'altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà”. Attanasio era uno degli ambasciatori italiani più giovani nel mondo. Dal 5 settembre 2017, dopo diverse esperienze nelle ambasciate in Svizzera, in Marocco e in Nigeria, era capo missione a Kinshasa, nel Congo, dove stava portando a termine numerosi progetti umanitari al fianco dei circa mille cittadini italiani attualmente residenti nel Paese del Centro Africa. “Tutto ciò che noi in Italia diamo per scontato – raccontava l’ambasciatore – non lo è in Congo dove purtroppo ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Il ruolo dell’ambasciata è innanzitutto quello di stare vicino agli italiani ma anche contribuire per il raggiungimento della pace”. Premiata in quella occasione anche la moglie del diplomatico, Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria “Mama Sofia” che opera nelle aree più difficili del Congo salvando la vita ogni anno a centinaia di bambini e giovani madri. “Non si può essere ciechi davanti a situazioni difficili che hanno come protagonisti i bambini – spiegava Zakia – è necessario agire per dare loro un futuro migliore. Cerchiamo, nel nostro piccolo, di ridisegnare il mondo”.
Potrebbe esserci una terza vittima - oltre all'ambasciatore italiano Luca Attanasio e ad un carabiniere di scorta - nell'attacco di oggi nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo, mentre sono in corso verifiche su altri italiani che potrebbero essere rimasti feriti nell'attacco contro il convoglio delle Nazioni Unite. Anche il delegato della Ue che era presente nel convoglio risulta ferito, non si aancora se gravemente.
(in aggiornamento)