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INCHIESTA / SEGRETATI DALLA UE CONTRATTI D'ACQUISTO DEI VACCINI E NIENTE CLAUSOLE DI RESPONSABILITA' LEGALE PER I DANNImartedì 19 gennaio 2021Il mistero sui vaccini, o meglio, sul loro prezzo, sui contratti firmati dalla Ue per acquistarli, sulla responsabilità legale in caso di effetti collaterali avversi, anzichè dissolversi, s'infittisce. Nella versione 'omissata' del contratto siglato dalla Commissione Europea con Curevac per acquistare in anticipo le dosi di vaccino anti-Covid "non c'è nulla" su chi risponda di eventuali danni provocati da possibili effetti collaterali della vaccinazione. A sottolinearlo, chiedendo alla commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides di chiarire questo punto, è l'eurodeputata francese dei Verdi/Ale Michéle Rivasi, durante la plenaria a Bruxelles. "Sono mesi - sottolinea la Rivasi - che chiediamo accesso ai contratti" siglati dalla Commissione con i produttori di vaccini, che l'esecutivo continua a mantenere segreti, limitandosi a fornire un accesso parziale, unicamente in una reading room allestita dalla Dg Sante a Bruxelles, in piena pandemia, a condizione che non si fotografi e che non si prendano appunti, al contratto siglato con Curevac (omissato nei punti cruciali, come quelli relativi alla responsabilità). "Ho fatto sei ore di treno - lamenta Rivasi - per andare in questa reading room. Sulle cifre" accordate ai produttori "non c'è nulla; sui luoghi di produzione, non c'è nulla; sui prezzi, non c'è nulla". In realtà, i prezzi dei vaccini sono in parte noti non perchè la Ue li abbia resi pubblici, ma grazie ad un tweet, che risale al dicembre 2020, della sottosegretaria belga Eva de Bleeker, che nella foga di una polemica su Twitter con i rivali dell'N-Va ha rotto il segreto chiesto dalle multinazionali e concesso dalla Commissione. Avete letto bene: la Commissione Ue ha accettato di tenere all'oscuro i cittadini di tutti gli stati che hanno aderito alla Ue sul prezzo che la Ue paga - con i soldi delle tasse dei cittadini Ue - alle multinazionali del farmaco per avere in cambio i vaccini. e si capisce, il motivo. La Ue ha chiuso contratti unicamente acqsuitando i più cari e i liù difficili da trasportare e usare. La sottosegretaria belga Eva de Bleeker ha poi cancellato sempre nel dicembre 2020 il tweet, con tanto di tabella, ma è stato screenshottato e pubblicato da un quotidiano fiammingo. Secondo la tabella pubblicata dalla De Bleeker, mai smentita dalla Commissione, il vaccino di Pfizer e BionTech all'Ue costa agli Stati Ue 12 euro a dose. Poco meno dei 18 dollari (circa 14,7 euro) a dose il costo del vaccino di Moderna. Il vaccino Oxford/AstraZeneca che è di gran lunga il più economico (1,78 euro a dose) e il più semplice da trasportare perchè non richiede di particolari attenzioni rispetto la temperatura (bastano dei normali freezer) non è ancora stato comprato perchè nelc ontempo al Ue lo ha bloccato adducendo il motivo che il "comitato EMA deve ancora studiarlo". Da notare, che lo "studio" è semplicmente una scusa perchè ad oggi già quattro milioni di persone sono state vaccinate in Gran Bretagna senz alcun genere di effetto avverso. Comunque, la lista continua con il vaccino Curevac che costa 10 euro a dose, mentre il Sanofi/Gsk costa 7,56 euro e quello della Johnson & Johnson 8,5 dollari a dose. "Allora - prosegue l'euro deputata francese dei Verdi/Ale Michéle Rivasi - non è possibile, non si possono dare così tanti soldi pubblici senza contropartita. E soprattutto, chi è responsabile degli effetti collaterali? Dovete rispondere su questo, perché nei contratti non c'è nulla. Se mi vaccino domani e ho una paralisi facciale, chi ne risponde? Lo Stato o la compagnia farmaceutica? Dovete rispondere". Le domande sono state formulate durante la sessione del Parlamento europeo e nessuno della Commissione Ue finora vi ha risposto. L'unica risposta fornita su questo aspetto, importante perché i vaccini sono stati sviluppati seguendo l'iter corretto ma in un tempo compresso e quindi eventuali effetti collaterali imprevisti, ancorché rari, sono possibili, è stata data in audizione in commissione Envi dalla direttrice generale Salute Sandra Gallina. L'alta funzionaria ha spiegato che la Commissione ha "difeso la via europea alla responsabilità", anche se non è chiaro che cosa significhi esattamente (pare di capire, ma non ci sono conferme ufficiali, che il produttore risponderebbe in caso di errore o di dolo). Proprio il nodo della responsabilità giuridica è stato il principale motivo per cui il primo contratto tra la Commissione e Pfizer/BionTech è arrivato in ritardo rispetto agli altri, l'11 novembre. Ad oggi, quindi, chiunque subisse malaugurati danni temporanei o permanenti dalla somministrazione di uno qualsiasi dei vaccini anti Covid comprati dalla Ue e distribuiti - nonchè somministrati - anche il Italia, non è assolutamente chiaro a chi potrebbe chiedere risarcimenti. Il che, è semplicemente pazzesco. Il governo italiano invece di pretendere chiarezza e trasparenza su questi punti cruciali, tace e si accoda al silenzio dei segreti. Possibnile che nessuno in Parlamento si ribelli a questa follia? Max Parisi ![]() |
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