PROF. PREGLIASCO: ''HO VISTO AL PIO ALBERGO TRIVULZIO PROFESSIONISTI BRAVISSIMI E PROTOCOLLI ATTUATI SIN DALL'INIZIO''
lunedì 27 aprile 2020MILANO - "Al Pio Albergo Trivulzio si sta facendo, come in tutte le altre strutture, al meglio per garantire la salute di tutte le persone che sono assistite. Non possiamo massacrare le Rsa continuando a insistere su quello che e' stato un momento di guerra. E nella guerra non avevamo attrezzature". E' quanto ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, nuovo coordinatore scientifico del Pio Albergo Trivulzio, la struttura milanese al centro di uno dei filoni d'inchiesta della Procura sulle morti e sulla gestione dei pazienti nelle Rsa durante l'emergenza Coronavirus.
"Sono basito dalla continua colpevolizzazione delle Rsa. E' stata una guerra in cui i nostri anziani sono stati sulla linea di tiro e chi poteva aiutarli non aveva i dispositivi", ha detto Pregliasco intervenendo ad Agora', su Rai 3. "Al Pio Albergo Trivulzio ho visto professionisti bravissimi, protocolli che erano stati sin dall'inizio attuati. Poi bisognera' vedere cosa dira' la giustizia. Direi che in questo momento c'e' una organizzazione e una strutturazione per fare al meglio".
Per il virologo, "non bisogna continuare a insistere" sulla "negativita'" delle Rsa perche' "si angosciano i parenti e "cosi' si peggiora la situazione. Bisogna rivedere l'oggi e il futuro. Rispetto a questo tsunami che ha travolto in vario modo le varie organizzazioni, ognuna per motivi specifici, vedremo se qualcuno potra' dire se ci sono state incapacita', e lo dira' la giustizia. Ma ora bisogna dire 'siamo attrezzati'".
"E' doveroso sottolineare - continua - che il Provveditorato lavora, come tutto il resto dell'azienda, senza posa per cercare soluzioni anche alternative per tutte le criticità di volta in volta emergenti. Si ribadisce che i camici monouso, oltre a necessaria garanzia, costituiscono obbligo d'uso".
PREGLIASCO rassicura su questo fronte e prova ad analizzare quanto accaduto in generale nelle Rsa. "Una fragilità intrinseca è la permeabilità con il mondo esterno. Le Rsa si sono ritrovate sulla linea di tiro del virus, a maggior ragione perché gli ospiti sono persone fragili e in Lombardia c'è stata una grande diffusione dell'infezione a livello di comunità", di popolazione. "Si è pagato un prezzo pesante - sottolinea - ed è stata una sofferenza enorme. Ma probabilmente si è fatto il possibile di fronte a quello che era uno tsunami. Ora siamo tutti in campo per garantire al massimo la sicurezza di ospiti e operatori".
"C'è - prosegue - la delicatezza della questione giudiziaria in corso in questo momento. Si sta continuando nel rapporto con i parenti che in questa fase è stato di comprensibile sofferenza. I limiti che è necessario porre alla vicinanza spaventano. Comprendo angosce familiari e paure, ci sta. Ma ritengo importante dire che nella fase mostruosa iniziale" dell'epidemia "le persone si sono in alcuni casi ritrovate sole nelle loro case. So di persone che hanno visto morire i loro familiari in casa senza poter far nulla".
"Da oggi comincera' l'esecuzione dei test sierologici "sul personale sanitario in servizio in tutte le tre sedi dell'Azienda secondo modalita' definite con la supervisione del Prof. Pregliasco e che verranno comunicate". Lo si legge nell'ultimo bollettino interno firmato dalla direzione del Pio Albergo Trivulzio di Milano e inviato ai dipendenti questa mattina. Nella comunicazioni interna si legge anche che il Trivulzio e' riuscito "a definire uno specifico accordo con il Laboratorio del Policlinico" per i test.