QUOTIDIANO TEDESCO DIE WELT: ''LA GERMANIA STA SEMPRE PIU' SOFFRENDO: EXPORT IN CADUTA CONSUMI IN PICCHIATA E PIL -0,2%''
mercoledì 14 novembre 2018BERLINO - Sta andando molto peggio di quanto invece aveva previsto il goverrno Merkel per quest'anno. Nel terzo trimestre del 2018, il prodotto interno lordo della Germania ha registrato una contrazione dello 0,2 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, "la prima flessione negli ultimi tre anni e mezzo".
E' quanto si legge sul quotidiano conservatore tedesco "Die Welt", che commenta i dati preliminari diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica della Germania (Stba) affermando come la riduzione del Pil sia dovuta "al declino delle esportazioni e al calo della spesa per i consumi", due segnali entrambi preoccupanti, se proiettati nel prossimo futuro.
L'ultima contrazione del Pil tedesco, pari allo 0,1 per cento, era stata registrata "nel primo trimestre del 2015" scrive il Die Welt. A ogni modo, evidenzia il giornale, secondo le previsioni "la tendenza positiva dell'economia tedesca continuera' nonostante i deboli dati sul terzo trimestre" nel senso che a fine anno il Pil della Germania avrà il segno più, ben magra consolazione, tuttavia, commenta la stampa tedesca.
Secondo i dati preliminari dello Stba, l'espansione dell'economia della Germania e' stata rallentata dal forte calo delle esportazioni nel terzo trimestre del 2018, che segue un aumento delle importazioni nei tre mesi precedenti.
"La Germania come nazione esportatrice sta sempre di piu' soffrendo per le dispute commerciali avviate soprattutto dagli Stati Uniti", scrive "Die Welt".
Tra i fattori che hanno contribuito alla flessione della produzione in Germania vi sono le "difficolta' registrate dal settore automobilistico tra luglio e settembre scorso a causa dell'introduzione dei nuovi standard ambientali in materia di gas di scarico basati sulla procedura di prova per veicoli leggeri armonizzata a livello mondiale (Wltp)"., ovvero l'introduzione di controlli rigorosi, dopo gli enormi scandali che hanno colpito le case automobilistiche tedesche, che avevano introdotto meccanismi per falsificare i dati d'analisi delle emissioni.
Le aziende automobilistiche hanno, infatti, - scrive il Die Welt - dovuto "ridurre la produzione perche' non tutti i modelli di auto hanno ottenuto l'approvazione per la registrazione".
Per la Bundesbank, la banca centrale della Germania, questa flessione nel settore automobilistico del paese ha "segnato profondamente la produzione industriale" del paese.
Inoltre, rispetto al secondo trimestre del 2018, nei tre mesi successivi "i consumatori tedeschi hanno speso di meno" nonostante la situazione positiva sul mercato del lavoro con l'aumento dei salari e il tasso di disoccupazione al 4,9 per cento, il minimo dalla riunificazione della Germania.
Tuttavia, la domanda e' stata parzialmente sostenuta dal "lieve incremento della spesa pubblica e degli investimenti delle imprese". A ogni modo, secondo le ultime previsioni - conclude il Die Welt nel vasto articolo pubblicato oggi nell'edizione cartacea - la crescita della Germania dovrebbe rallentare nel prossimo futuro, toccando l'1,6 per cento nel 2018 (il governo Merkel aveva previsto invece per il 2018 +2,3%) e l'1,5 per cento nel 2019.
Il governo tedesco rimane viceversa ottimista, fissando le sue previsioni di crescita all'1,8 per cento nel 2018. Nel 2017, ricorda "Die Welt", l'espansione dell'economia in Germania e' stata del 2,2 per cento e secondo il primo ministro Merkel quest'anno avrebbe dovuto fare "leggermente meglio". Cosa che non è. Allo stato attuale, la previsione del governo Merkel per il 2018 è errata per almeno un -30% rispetto le percentuali attese.
Redazione Milano