MENTRE SUONAVA LA GRANCASSA DEL ''PERICOLO NUCLEARE NORDCOREANO'' OBAMA AUTORIZZAVA TEST DI NUOVA BOMBA ATOMICA PORTATILE!
martedì 12 gennaio 2016WASHINHTON - Mentre lo scorso anno la Corea del Nord scavava una galleria in vista del test nucleare dei giorni scorsi, osservata dai satelliti spia statunitensi e criticata dalla comunita' internazionale, l'amministrazione del presidente Usa Barack Obama (prenio Nobel per la Pace...) si preparava ad effettuare a sua volta un test nucleare nel deserto del Nevada, in maniera assai piu' discreta e lontano dalla grancassa dei media.
Un velivolo da combattimento F-15, scrive il "New York Times" facendo un clamoroso scoop che in Italia non è diventato neppure una "breve" sui giornali, si e' sollevato in volo e ha sganciato una versione della prima bomba nucleare a guida laser mai sviluppata dagli Usa: evoluzione della B61, una bomba gia' in dotazione all'arsenale atomico statunitense. Un'arma atomica - inoltre - dalle ridottisime dimensioni, talmente ridotte da essere definita "portatile", ovvero trasportabile da un solo soldato.
Si tratta di un ordigno atomico la cui tecnologia è stata sviluppata con un "modesto" investimento di 10 miliardi di dollari, e l'ordigno e' stato concepito proprio per l'impiego contro nemici come Pyongyang e cioè la Korea del Nord, con l'obiettivo di colpire in maniera devastante infrastrutture sotterranee o pesantemente fortificate.
La forza esplosiva della bomba atomica puo' essere regolata in base alle caratteristiche e alla posizione dell'obiettivo per ridurre i danni collaterali, riduzione che ovviamente è del tutto irrisoria, trattandosi di una bomba nucleare comunque molto più potente di quellE sganciate durante la Seconda Guerra Mondiale contro il Giappone.
Il fatto che il dipartimento dell'Energia e il Pentagono abbiano scelto di "pensare in piccolo", sottolinea il quotidiano americano senza celare il sarcasmo, costituisce un grave rischio per la causa della non proliferazione mondiale, e non il contrario.
La prospettiva di bombe atomiche dalla potenza e dal raggio distruttivo ridotti, infatti, sta gia' portando molti a Washington ad accarezzare l'inimmaginabile: impiegare la forza dell'atomo contro i nemici del "mondo libero".
Tra questi "bombaroli atomici" figurano anche diversi collaboratori dell'amministrazione Obama, che pure ha sempre pubblicizzato l'importanza di un mondo libero da armi nucleari. E cosi', all'interno dell'amministrazione si e' scatenato uno "scontro filosofico" tra chi considera la modernizzazione dell'arsenale atomico e la maggior facilita' d'impiego un efficace elemento deterrente per i nemici del paese, e chi invece lo ritiene un pericoloso incentivo all'impiego anche preventivo delle armi atomiche.
Il tutto, ovviamente, nel nome della "pace" possibilmente "guarnita" dal Nobel...
Redazione Milano