LA MERKEL: ''VOGLIO RISOLVERE LA QUESTIONE UCRAINA (SANZIONI) CON LA RUSSIA E NON CONTRO LA RUSSIA'' (SE NO ADDIO EXPORT)
martedì 12 maggio 2015MOSCA - Angela Merkel vuole risolvere definitivamente la questione Ucraina, "con la Russia e non contro la Russia", ha assicurato la cancelliera domenica, di fronte ai cittadini russi e al presidente Vladimir Putin e dopo aver onorato le vittime russe della Secondo guerra mondiale.
Le parole della cancelliera sono state accolte con favore soprattutto dalle aziende tedesche che nonostante la crisi ucraina sono rimaste nel paese ed ora sperano in una ripresa degli affari.
Le imprese tedesche si augurano soprattutto un allentamento delle sanzioni economiche contro Mosca.
"Solo con un dialogo continuo potremo uscire dallo scontro politico ed economico", ha commentato Eckhard Cordes, presidente della Commissione Est del mondo economico tedesco al quotidiano "Handelsblatt".
Secondo Rainer Seele, il presidente della Camera di Commercio russo-tedesca, la risoluzione dello scontro non puo' prescindere da un dialogo permanente: "Con preoccupazione stiamo assistendo ad un calo del volume commerciale bilaterale e ad un orientamento della politica economica della Russia verso la Cina", ha lamentato Seele.
In un'intervista allo stesso quotidiano, il direttore del dipartimento clientela di Dz Bank, Stefan Zeidler, cita i settori dell'economia tedesca piu' colpiti dagli effetti della crisi ucraina, e da' dei suggerimenti alle aziende tedesche attive in Russia.
L'industria di trasformazione agroalimentare e' tra i clienti piu' importanti della banca: per quanto riguarda i latticini, il crollo del prezzo dovuto alle sanzioni contro la Russia e' molto preoccupante. Tuttavia, tra gli attori economici tedeschi attivi in Russia "non c'e' un clima fatalista, nessun clima da minaccia esistenziale": i prezzi sono ancora al di sopra di quelli del 2009 e inoltre, per molti imprenditori si sta aprendo il mercato cinese, che compensa almeno in parte le dinamiche di quello russo.
Il commercio di beni di consumo in Russia e' crollato drasticamente, ma le aziende tedesche non intendono lasciare il paese. Se il rublo continua a riprendersi, nel 2015 il commercio con la Russia potrebbe esibire importanti segnali di ripresa, spiega Zeidler.
Ma il dato vero è che la Germania aveva nella Russia il primo Paese per le esportazioni e le sanzioni volute dagli americani e dalla Nato hanno massacrato l'export tedesco, con in più il fatto che la Russia non è stata a guardare, ha ampiamente sostituito l'import tedesco con l'import cinese di alta qualità e con prezzi enormemente concorrenziali con quelli della Germania.
Risultato? il Declino dell'export tedesco in Russia e per conseguenza la continuazione della recessione.
Redazione Milano.