''EFFETTO UKIP'' SU GOVERNO CAMERON: IL SI' AL MANDATO D'ARRESTO EUROPEO SLITTA E IL TRATTATO DI ROMA SARA' STRACCIATO.
venerdì 17 ottobre 2014LONDRA - La politica europea dei conservatori britannici e' precipitata nell'incertezza, scrive il quotidiano progressista "The Guardian". Il governo, infatti, potrebbe rinviare il voto sul mandato di arresto europeo a dopo le elezioni suppletive di Rochester and Strood e, secondo fonti Tory, in caso di un'altra vittoria dell'Ukip, potrebbe rinunciarvi.
Il primo ministro, David Cameron, sarebbe pronto a sfidare il principio della liberta' di movimento delle persone nell'Unione Europea, una delle quattro liberta' fondamentali riconosciute dal Trattato di Roma del 1957.
Entro la fine dell'anno e' atteso l'annuncio di una linea piu' dura sull'immigrazione, con la proposta di restrizioni agli ingressi non solo dei migranti dei nuovi paesi membri ma anche di quelli attuali.
La svolta e' attribuita alla paura, ai massimi livelli del Partito conservatore, di una seconda sconfitta a Rochester, dove le elezioni suppletive si sono rese necessarie a causa della defezione di Mark Reckless.
In una visita pre-elettorale nel collegio, Cameron ha dichiarato che "bisogna tenere l'immigrazione sotto controllo" e che cio' significa non solo agire al di fuori dell'Unione Europea, come e' stato gia' fatto, ma anche "all'interno dell'Ue".
Un'opzione e' quella del "freno d'emergenza" in caso di un afflusso massiccio di migranti, in particolare dall'Europa dell'est, in grado di compromettere la coesione sociale e il funzionamento dei servizi pubblici.
La Commissione europea ha gia' chiarito che una svolta del genere sarebbe incompatibile con le norme in vigore.
Sul mandato d'arresto e su altre 34 misure europee in materia di giustizia il governo si trova ad affrontare la ribellione di decine di deputati conservatori.
Una decisione era stata prevista entro il 1 dicembre, ma i negoziati sono in stallo. Il reintegro delle 35 misure era parte del programma di coalizione sottoscritto coi liberaldemocratici di Nick Clegg; un ripensamento potrebbe provocare una frattura nella maggioranza. Ma questo, solo teoricamente. Perchè i liberal democratici sanno benissimo che uscissero dalla maggioranza di questo tema, la giustizia, alle prossime elezioni politiche in arrivo tra meno di otto mesi riceverebbero dall'alettorato una lezione che li ridurrebbe in briciole.
Già ora, i sondaggi sono concordi nel mostrare uan forte flessione di quessta formazione politica, tutto a favore dell'Ukip di Nigel Farage, e la flessione diverrebbe una catastrofe se Nick Clegg abbattesse il governo Cameron.
Resta il fatto che l'effetto-Ukip sta decisamente orientando l'Inghilterra senza neppure che questo partito abbia ancora vinto - come con ogni probabilità accadrà - le elezioni per il rinnovo dell'esecutivo britannico.
Redazione Milano.